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La Bandiera e l'Inno Nazionale

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banditalianaIl tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso ...

e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790. 

 

Nome: Tricolore Bandiera Nazionale Italiana
Data di nascita: 7 gennaio 1797
Luogo di nascita: Reggio Emilia


Evoluzione:

  • 1797: impiegato presso il Parlamento della Repubblica Cispadana.
  • 1797-1814: adottato dal Regno Italico.
  • 1831: emblema della Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
  • 1834: adottato dalle truppe che tentarono di invadere la Savoia.
  • 1848, marzo: durante le Cinque Giornate di Milano il re di Sardegna Carlo Alberto assicura al Governo provvisorio lombardo che le
  • sue truppe, pronte a venire in aiuto per la prima guerra d'indipendenza, avrebbero marciato sotto le insegne del Tricolore.
  • 1848: adottato dalle milizie borboniche e papali inviate in soccorso dei Lombardi, da Venezia e dal Governo insurrezionale della Sicilia.
  • 12 febbraio 1849: adottato dalla Repubblica Romana.
  • 14 marzo 1861: proclamato il Regno d'Italia. La bandiera continua ad essere, per consuetudine il Tricolore.
  • 24 settembre 1923: il Regio Decreto n. 2072, lo adotta come bandiera nazionale.
  • 2 giugno 1946: nasce la Repubblica Italiana.
  • 1947: il Tricolore viene introdotto nella Costituzione repubblicana.

 

Significato

( Tratto da Wikipedia ) "Come per l'intero processo risorgimentale, anche l'origine della bandiera italiana è da ricercarsi nella Rivoluzione francese: con la presa della Bastiglia, i rivoluzionari scelsero il blu, il bianco e il rosso come loro colori-simbolo (blu e rosso sono i colori di Parigi, il bianco centrale è il colore della famiglia reale dei Borboni, prima ben vista dal popolo), e quando poi, attraverso le campagne di Napoleone, la Rivoluzione "contagiò" l'Europa intera, anche in Italia arrivarono questi tre colori.

Al tempo il popolo italiano non teneva molto in considerazione la bandiera: essa era solo il simbolo della dinastia regnante in quel momento, al massimo aveva una funzione militare, ma non era emblema del sentimento patriottico del popolo, al contrario di quanto avveniva per i Francesi, tant'è vero che non conosciamo bene le dinamiche precise che portarono alla sostituzione del blu col verde.

Fu proprio in quegli anni che la bandiera assunse per gli Italiani quel significato che ha ancora oggi: dopo la Restaurazione, infatti, chiunque venisse visto in giro con addosso coccarde o altri simboli tricolori era additato come un pericoloso rivoluzionario, così il bianco e il rosso divennero i simboli della rivoluzione intesa come sovranità per il popolo e libertà per la nazione[1].

E il verde? Il verde era il colore della speranza, della fiducia in un'Italia migliore. Inoltre era il colore delle uniformi della Guardia Civica milanese, ed essendo stato adottato dai miliziani italiani che combattevano al fianco di Napoleone, andò a rappresentare tutti coloro che hanno combattuto per la libertà dell'Italia. Inoltre per la Massoneria il verde era il colore della natura, quindi simboleggiava tanto i diritti naturali dell'uomo quanto il verde e florido paesaggio naturale italiano[2] (questa interpretazione è tuttavia osteggiata da chi sostiene che la Massoneria, in quanto società segreta, non avesse abbastanza influenza sulla società per ispirare i colori nazionali)[3].

L'azzurro era il colore distintivo della famiglia Savoia: fu inserito nella bandiera del Regno d'Italia sul contorno dello stemma per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo; da allora è uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell'Italia, ad esempio per le maglie sportive nazionali, pur non comparendo più nella bandiera della Repubblica Italiana.

Questi quattro colori divennero presto i simboli di una rivolta che animava e univa ormai tutta l'Italia: il Risorgimento, e vennero disposti sulla bandiera italiana a tre bande verticali di eguali dimensioni (come recita l'articolo 12 della Costituzione) ispirandosi al modello della bandiera della Francia, per ribadire ancora una volta gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità (...)"

La Bandiera

bandieraitaliana

Sono la terra, i monti, i mari, il cielo e tutte le bellezze della natura che ti circondano, l'aria che respiri, il sangue di chi é caduto nell'adempimento di un dovere o nel raggiungimento di un ideale, per permetterti di vivere libero, la zolla che ricopre i tuoi Morti, la Fede, l'amore, il vibrante entusiasmo dei tuoi avi, la fatica, l'affanno, la gioia di chi studia e di chi produce con la  mente e col braccio, il dolore, il sudore e la struggente nostalgia degli emigranti, la tua famiglia, la tua casa e i tuoi affetti più cari, la speranza, la vita dei tuoi figli.  Sono la Tua Bandiera, L'Italia, la Tua Patria. Ricordati di me, onorami, rispettami e difendimi. Ricordati che al di sopra di ogni ideologia mi avrai sempre unico simbolo di concordia e di fratellanza tra gli Italiani. Ricordati che finché apparirò libera nelle tue strade,Tu sarai libero.  Fammi sventolare alle tue finestre, mostra a tutti che Tu sei Italiano.

 

 

( Tratto dal Quirinale.it ) Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria (...)

L'inno di Mameli

Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò ... SI!

Noi siamo da secoli Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo, Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme Già l'ora suonò.

Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli Le vie del Signore;
Giuriamo far libero Il suolo natìo:
Uniti per Dio Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò ... SI!

Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.

Son giunchi che piegano Le spade vendute: Goffredo Mameli
Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò ... SI!!

 

 Ascolta l'Inno Nazionale:

 

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